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La cabina armadio freccevenerdì 27 settembre 2013      


Oggi, sempre più spesso, c'è la tendenza a scegliere per la propria camera da letto e per quella dei figli la cabina armadio, al posto del classico armadio (scorrevole o battente). Quest'idea è nata per sfruttare anche quegli spazi piccoli e angusti che si tendeva a lasciare vuoti e inutilizzati; è una buona soluzione per chi non ha lo spazio fisico per inserire l'armadio, che ha una sua profondità minima non modificabile.

Capita di trovare nelle camere da letto degli angoli di parete o delle nicchie, con profondità non idonea ad un armadio e che non si sa come utilizzare; qualunque sia l'altezza o la larghezza, la cabina armadio risolve questo genere di problema, regalando dello spazio da gestire come meglio si crede senza modificare la fisionomia della stanza. Basta ipotizzare delle ante per chiudere questo angolo (possono essere scorrevoli o ancora meglio a libro, che occupano meno della metà dello spazio rispetto a delle ante battenti standard), decidere come organizzare la cabina all'interno e il resto viene da sé.

Ogni tipo di anta ha una diversa struttura che la sorregge; le ante scorrevoli e, a volte, anche quelle a libro hanno bisogno di binari per potersi aprire e chiudere. La posizione del binario dipende dalla struttura della cabina armadio e dal tipo di pavimento; nel 90% dei casi si predilige il binario a soffitto o a parete, che non comporta lavorazioni sul pavimento e lascia le ante più libere. Il binario a terra è scelto solo nel caso in cui quello a soffitto/parete non basti per la tenuta della struttura e l'anta abbia bisogno di un supporto in più per scorrere (pareti storte, soffitto troppo alto,...).

Le ante a libro, se non a binario, lavorano sulle cerniere come le ante battenti classiche; se la cabina armadio non è troppo larga le porte a libro bastano a coprire l'ampiezza e hanno bisogno solo delle cerniere laterali per sostenersi. Viceversa, se l'ampiezza dell'apertura è eccessiva, i binari danno un sostegno alle ante che altrimenti potrebbero cedere e rompere la struttura laterale. Esistono ormai una grande quantità di attrezzature utili a qualunque genere di situazione; si può decidere di ricoprire le pareti della cabina con dei pannelli (legno o laccati) sui quali agganciare i ripiani e i tubi appendiabiti senza sporcare il muro.

Oppure si può decidere di lasciare il muro a vista e scegliere la soluzione delle cremagliere, che non sono altro che dei lunghi binari forati a cui si agganciano i supporti delle mensole e che permettono di limitare la spesa per l'allestimento della cabina. In questo caso, però, i tubi dovranno essere attaccati alle mensole, non avendo la possibilità di attaccarsi direttamente al muro. Ci sono anche le cassettiere adatte alle cabine armadio; possono essere sospese e agganciate ai pannelli che ricoprono il muro, oppure, nel caso dell'uso delle cremagliere, possono essere fornite di rotelle per poterle spostare comodamente da una parte all'altra. In qualunque caso, nella cabina armadio ciò che è fondamentale è l'illuminazione; che sia piccola o grande, non può certo rimanere buia.

Esistono anche in questo campo infinite possibilità, dai faretti incassati nel soffitto che si accendono con i sensori di movimento, a quelli che si accendono attraverso l'interruttore. Ci sono poi i faretti con i braccetti regolabili che si possono attaccare sia a soffitto che a muro, permettendo di modificare la direzione della luce a seconda della necessità. Per chi sceglie la prima soluzione (ricoprire le pareti con i pannelli) le mensole possono essere attrezzate con delle barre led a illuminazione calda o fredda, che si possono attivare con l'interruttore o, meglio, con i sensori di movimento.

Questa è un'illuminazione che consuma pochissimo e che non da fastidio agli occhi, perchè non punta direttamente sulla testa o sui vestiti ma illumina in modo soffuso evitando i giochi di luce e ombra netti. Infine, ultima soluzione molto scenografica, è quella che riguarda i faretti a terra, incassati nel pavimento; in questo caso esistono sia a spot (luce rotonda) che lineari (le barre) che illuminano la stanza dal basso e la rendono più suggestiva. Qualunque sia la scelta per la vostra cabina armadio, l'importante è che sia ben divisa e chiusa dal resto della stanza in modo che la polvere penetri il meno possibile e si rendano gli abiti invisibili ad occhi indiscreti. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Valentina  Morlacchi - vedi tutti gli articoli di Valentina  Morlacchi



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Oggi, sempre più spesso, c'è la tendenza a scegliere per la propria camera da letto e per quella dei figli la cabina armadio, al posto del classico armadio (scorrevole o battente). Quest'idea è nata per sfruttare anche quegli spazi piccoli e angusti che si tendeva a lasciare vuoti e inutilizzati; è una buona soluzione per chi non ha lo spazio fisico per inserire l'armadio, che ha una sua profondità minima non modificabile.

Capita di trovare nelle camere da letto degli angoli di parete o delle nicchie, con profondità non idonea ad un armadio e che non si sa come utilizzare; qualunque sia l'altezza o la larghezza, la cabina armadio risolve questo genere di problema, regalando dello spazio da gestire come meglio si crede senza modificare la fisionomia della stanza. Basta ipotizzare delle ante per chiudere questo angolo (possono essere scorrevoli o ancora meglio a libro, che occupano meno della metà dello spazio rispetto a delle ante battenti standard), decidere come organizzare la cabina all'interno e il resto viene da sé.

Ogni tipo di anta ha una diversa struttura che la sorregge; le ante scorrevoli e, a volte, anche quelle a libro hanno bisogno di binari per potersi aprire e chiudere. La posizione del binario dipende dalla struttura della cabina armadio e dal tipo di pavimento; nel 90% dei casi si predilige il binario a soffitto o a parete, che non comporta lavorazioni sul pavimento e lascia le ante più libere. Il binario a terra è scelto solo nel caso in cui quello a soffitto/parete non basti per la tenuta della struttura e l'anta abbia bisogno di un supporto in più per scorrere (pareti storte, soffitto troppo alto,...).

Le ante a libro, se non a binario, lavorano sulle cerniere come le ante battenti classiche; se la cabina armadio non è troppo larga le porte a libro bastano a coprire l'ampiezza e hanno bisogno solo delle cerniere laterali per sostenersi. Viceversa, se l'ampiezza dell'apertura è eccessiva, i binari danno un sostegno alle ante che altrimenti potrebbero cedere e rompere la struttura laterale. Esistono ormai una grande quantità di attrezzature utili a qualunque genere di situazione; si può decidere di ricoprire le pareti della cabina con dei pannelli (legno o laccati) sui quali agganciare i ripiani e i tubi appendiabiti senza sporcare il muro.

Oppure si può decidere di lasciare il muro a vista e scegliere la soluzione delle cremagliere, che non sono altro che dei lunghi binari forati a cui si agganciano i supporti delle mensole e che permettono di limitare la spesa per l'allestimento della cabina. In questo caso, però, i tubi dovranno essere attaccati alle mensole, non avendo la possibilità di attaccarsi direttamente al muro. Ci sono anche le cassettiere adatte alle cabine armadio; possono essere sospese e agganciate ai pannelli che ricoprono il muro, oppure, nel caso dell'uso delle cremagliere, possono essere fornite di rotelle per poterle spostare comodamente da una parte all'altra. In qualunque caso, nella cabina armadio ciò che è fondamentale è l'illuminazione; che sia piccola o grande, non può certo rimanere buia.

Esistono anche in questo campo infinite possibilità, dai faretti incassati nel soffitto che si accendono con i sensori di movimento, a quelli che si accendono attraverso l'interruttore. Ci sono poi i faretti con i braccetti regolabili che si possono attaccare sia a soffitto che a muro, permettendo di modificare la direzione della luce a seconda della necessità. Per chi sceglie la prima soluzione (ricoprire le pareti con i pannelli) le mensole possono essere attrezzate con delle barre led a illuminazione calda o fredda, che si possono attivare con l'interruttore o, meglio, con i sensori di movimento.

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